Friday, December 9, 2011

Muscas Magheddas

Jeez, a big long-time-no-see!

This is the poster of my new upcoming cartoon, Muscas Magheddas.

Coming soon in delirious 2D!

Tuesday, September 14, 2010

Silhouette


This is a pastel I did for the Art Showcase I had in May.

It's called "Silhouette". The original painting has completely different colors...Bad camera, I guess.

Enjoy!

Thursday, September 2, 2010

Devil' Saddle

West of Cagliari's beach, Poetto, there's a promontory, called Davil' Saddle, which has a peculiar shape.




There's a lore about it. The legend goes back into time, when Lucifer declared war against his Father and Brothers. With his army of traitor angels, he fought a terrible battle against God's angels, to conquer the Gulf near Cagliari.

Lucifer was inciting his devils, riding his dark steed in the sky, so arrogant and sure of the victory he did not see the Archangel Michael coming to fight him. With his shiny scale and sword, Michael smote the traitor army, then turned to Lucifer, and with a tremendous blow unseated the enemy.

In his fall, Lucifer hit violently a promontory near the sea.

The angel saved the Gulf, which is now known as "Golfo degli Angeli" (Angels Gulf). The promontory was slashed by Lucifer's fall, and today its name is a memory of that hit: "Sella del Diavolo", The Devil' Saddle.


Wednesday, August 4, 2010

Origins



Sometimes I wonder.

Back in time, our ancestors walked the endless fields of great Africa.

Looking at the neverending sky, scared beyond measure by storm and lightning and fire.

Was it when Men began? Was it when God began?


I started with this watercolor sketch:



then heavily worked it with Photoshop.

Monday, August 2, 2010

The Last Tune


Everybody remember how the Pied Piper saved Hamelin from the rat invasion, but somehow the second part of the tale is seldom reminded.

After he removal of the rats, the piper asked the townsmen for his reward, which was arranged before. However, the people of Hamelin refused to pay the piper, who promised revenge.

Some time later, when the people of the village were in church, the piper went back, and played a new tune, casting a spell on the children of the village. Boys and girls were hypnotized, and followed the pied piper out of the town, where they were lured into a cave and never seen again.

Quite a terrifying tale. I guess that the moral of the story is easily understandable: always pay the piper, especially when he's dressed like a stupe.

Saturday, July 17, 2010

Graduate Basterd



My buddy graduated in philosophy a couple of days ago.

But that is of little concern. The point is: he's a Basterd.

Some details:






By the way, long time no see.

Wednesday, May 26, 2010

Il Barbiere di Sondrio



Il governo del "No ai tagli e no al mettere le mani in tasca agl'italiani" vara una manovra che si propone di tagliare e di mettere le mani in tasca agl'italiani.

Non che la cosa sia strana o poco prevedibile, vista la situazione drammatica dei nostri (e non solo nostri) conti, ma va apprezzata l'encomiabile capacità dell'attuale maggioranza di giocare con maestria la carta della comunicazione a orologeria: niente tagli in campagna elettorale, tanti tagli alla resa dei conti.

Tremonti ha affermato che "la crisi è un tornate della Storia". Certo che per essere una questione di "povertà percepita", la risposta è abbastanza drastica: non bastava cambiare la nostra percezione della povertà, e percepirla, che so, come ricchezza?

Naturalmente no, perché la situazione non è un problema di percezione, ma di concreta difficoltà; e fa sorridere la retromarcia innestata da molti esponenti del governo, passati da un "siamo ottimisti" dei mesi passati ad un "tagli necessari vista la situazione dei conti e dell'economia europea", come se i conti italiani ed europei fossero una novità inaspettata. Nemmeno il tracollo della Grecia lo è: il governo dei vicini di casa ha caldeggiato stili di vita ed economie ben oltre le possibilità effettive del paese, con i risultati che leggiamo ora nei giornali.

Anche noi per mesi abbiamo sentito parlare di situazione non grave, addirittura migliore di molti grandi paesi dell'Unione: ma questo dato fa a botte con la rigida manovra appena proposta.

Mentre cerchiamo di capire dove stia la verità, se nelle affermazioni passate, quelle presenti o da nessuna delle due parti, lasciamo che il barbiere di Sondrio affili le forbici, e stringiamo i denti.

Friday, May 21, 2010

No al bavaglio!


Il DDL 1611 in materia di intercettazioni telefoniche continua il suo mai troppo ostacolato percorso attraverso gli organi istituzionali.

Il testo del DDL lo trovate qui: legge 1611.

A me non piace. E quello che viene enunciato, in modo molto vago, nell'art. 28 mi piace anche meno.

Il Senato in commissione ha dato il primo via libera. E poco conta che il giornalista non rischi più la galera: se l'editore può vedersi comminata una multa di oltre 460.000 euro, possiamo immaginare che fine farà un'inchiesta spinosa, o un articolo che pesta i piedi a Don Rodrigo.

E' un problema di tutti, perché l'unico antidoto alla deviazione del potere è un'opinione pubblica attenta e informata. E per questo c'è bisogno di un'informazione libera di scavare.

Siccome non tutto è garantito e scontato, meglio esprimere a gran voce il proprio dissenso.

Sono contro questa proposta di legge.



Ah, pure il topo è contro la mordacchia (ovvio: è un topo, mica un cane).

Sunday, May 16, 2010

Bondi contro Draquila


A seguire, Bertolaso contro la Mummia e Calderoli contro l'Uomo Nero. Il festival dell'orrore, come ha ironicamente sottolineato il regista Luchetti.

Sappiamo delle recenti esternazioni del Ministro Sandro Bondi, che ha declinato l'invito al Festival di Cannes per dissociarsi dall'ultima fatica cinematografica di Sabina Guzzanti, Draquila.

Il film, ha detto il Ministro, offende l'Italia. Le sue parole si uniscono a quelle del Ministro del Turismo Brambilla, che addirittura minaccia azioni legali; Guido Bertolaso, uno dei protagonisti (?) del film, crede che il nostro paese farà una brutta figura.

Prendendo atto del dispiacere della Francia (Jack Lang, ex Ministro della Cultura ha sottolineato come il Popolo delle Libertà abbia una strana concezione della Libertà), ci si chiede: qual è la novità?

Forse nessuna. I politici e i potenti da sempre temono l'Arte: la coccolano all'occorrenza, poiché sanno che l'Arte è il veicolo con cui accedere all'immortalità (vedi Napoleone), ma la temono quando questa dilaga e rischia di provocare nel popolo qualcosa di inquietante: la riflessione.

Non posso nascondere la mia inquietudine, e non solo per il caso specifico di cui parlo (non ho ancora visto il film della Guzzanti), ma per il tracciato che non posso fare a meno di delineare. C'è una connessione fra il caso Guzzanti, le recenti esternazioni del Premier su Saviano, la querelle fra la Fracci e Alemanno, esplosa platealmente a coronamento di un fischiatissimo intervento del sindaco di Roma al Teatro dell'Opera: è in atto uno scontro fra chi rappresenta artisticamente il nostro paese e chi lo governa.

Le opere d'Arte possono non piacere, le si può criticare, è inutile sottolinearlo. Ma qui il discorso è diverso. Chi critica il Governo viene screditato, viene additato come una calamità, cioè come un soggetto che danneggia il paese. I contorni della vicenda sono spesso sfumati, ma proprio per questo pericolosi.

C'è spazio in questo governo per la Cultura? Ricordo le parole di Berlusconi, che presentando la riforma della scuola superiore accanto al Ministro Gelmini, disse: “abbiamo fatto questa riforma pensando all'impresa”. Non avrebbero dovuto pensare all'istruzione?

Se queste sono le premesse, non c'è da meravigliarsi se il Ministro della Cultura si dissocia da un'opera culturale; ma non saremmo stati più contenti se Bondi si fosse recato a Cannes, avesse rappresentato il nostro paese e avesse anche, perché no, esposto pubblicamente le sue perplessità sul documentario della Guzzanti? E' lecito non condividere l'opinione di un artista, ma è sbagliato considerare l'artista pericoloso solo perché ha un'opinione. Di certo, poi, non abbocchiamo alla licenza retorica utilizzata dal poeta Bondi, che con l'espressione “Draquila offende l'Italia” vuol intendere “Draquila offende il governo Berlusconi”.

Concludo questa riflessione senza sbocchi sottolineando come di questi tempi lo scetticismo sia sempre più osteggiato. Ma non è, lo scetticismo, uno dei pilastri su cui si regge il pensiero moderno?



Tuesday, May 11, 2010

Artèmoda


Artèmoda exhibition was a success!

I really enjoyed the night, with all the guests and compliments, and wine!

I'll post some pictures of the event anytime soon.

For now, there's another detail of a pastel piece I did for the show: It's called "Relax - Libera la mente" (Relax - Free your mind).

Tuesday, May 4, 2010

Mosse future


Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, è stato travolto da uno scandalo legato alla compravendita di un immobile in zona Colosseo.

La faccenda è tutta da verificare, mentre una parte della stampa e dell'opinione pubblica s'interrogano sulle future mosse del Ministro.

Dimissioni o non dimissioni? Berlusconi, sempre allergico a questa mossa, suggerisce di resistere. Staremo a vedere.

Thursday, April 15, 2010

O Evangelho segundo José Saramago




Some weeks ago, I've read the last page of "O Evangelho segundo Jesus Cristo", by José Saramago.

Sometime is good to be naive and ignorant: I'm 28, and this is my first Saramago book. I knew his fame, but I never red one of his book. So, here come the pure, unexpected joy of being dragged into this narration, complex until the utmost simplicity, as hard as a stony path in Galilee.

And above all a man, his flesh, his blood, his fear, his doubt, his feeling of being a man and at the same time being what other people (and God) want him to be.

José Saramago is funny, harsh, is many things.

He's a great writer for sure.

Wednesday, April 7, 2010

L'Aquila



Il 6 Aprile di un anno fa, poco dopo le 3:30, L'Aquila veniva devastata da un terremoto.

Runner


Run for your life, or for anything you want.

Pastel on Arches paper. Detail.

Wednesday, March 31, 2010

Regionali 2010




Poker di uomini e topi, in occasione delle recenti elezioni.

Se siete della Lega: congratulazioni.

Se siete del PDL: attenti a quelli qui sopra.

Se siete dell'IDV: congratulazioni.

Se siete del PD: l'ambulatorio è da quella parte.

Se siete del Movimento 5 Stelle: Bingo!

Se siete dell'UDC: leggete uno o più commenti qua sopra, a seconda dell'alleanza che avete scelto.

Bersani ha detto: "Non è una vittoria, ma non chiamiamola sconfitta". Qualsiasi cosa voglia dire.

Mi soffermerei su un commento di Berlusconi. Il premier, coerentemente con la recente evoluzione 'sentimentale' della sua campagna, ha dichiarato che "l'amore ha vinto sull'invidia e sull'odio, gli elettori ci hanno dato ragione".
Di recente questa parola, "amore", a cui generalmente si associano sensazioni positive, getta su di me una cupa inquietudine, ogni volta che la sento uscir fuori dal tubo catodico.

Prendendo atto del ritorno di illustri cadaveri (Quintiliano e il divino Aristofane, che Talia l'abbia in gloria), l'amore non può e non deve declinarsi in politica.

Un politico viene eletto per avviare riforme, per rimettere in sesto l'economia, a livello locale per sistemare una strada, organizzare gli ospedali. Un politico viene eletto per necessità, non per amore.
Amore e odio non sono categorie nuove in ambito politico: Hitler proclamava l'odio per gli ebrei, Fidel Castro è amato (con alti e bassi) dai cubani. Due esempi per mostrare le deviazioni della politica, nel momento in cui sconfinano nel sentimentalismo.

Se io amo un politico, riuscirò a scavalcare questo sentimento personale nel momento in cui il politico inizierà a sbagliare, ad agire pericolosamente? Avrò la capacità di "punirlo" democraticamente, con il mio voto contrario?

In cabina elettorale, all'amore preferisco una ragionata prudenza.