Wednesday, May 26, 2010

Il Barbiere di Sondrio



Il governo del "No ai tagli e no al mettere le mani in tasca agl'italiani" vara una manovra che si propone di tagliare e di mettere le mani in tasca agl'italiani.

Non che la cosa sia strana o poco prevedibile, vista la situazione drammatica dei nostri (e non solo nostri) conti, ma va apprezzata l'encomiabile capacità dell'attuale maggioranza di giocare con maestria la carta della comunicazione a orologeria: niente tagli in campagna elettorale, tanti tagli alla resa dei conti.

Tremonti ha affermato che "la crisi è un tornate della Storia". Certo che per essere una questione di "povertà percepita", la risposta è abbastanza drastica: non bastava cambiare la nostra percezione della povertà, e percepirla, che so, come ricchezza?

Naturalmente no, perché la situazione non è un problema di percezione, ma di concreta difficoltà; e fa sorridere la retromarcia innestata da molti esponenti del governo, passati da un "siamo ottimisti" dei mesi passati ad un "tagli necessari vista la situazione dei conti e dell'economia europea", come se i conti italiani ed europei fossero una novità inaspettata. Nemmeno il tracollo della Grecia lo è: il governo dei vicini di casa ha caldeggiato stili di vita ed economie ben oltre le possibilità effettive del paese, con i risultati che leggiamo ora nei giornali.

Anche noi per mesi abbiamo sentito parlare di situazione non grave, addirittura migliore di molti grandi paesi dell'Unione: ma questo dato fa a botte con la rigida manovra appena proposta.

Mentre cerchiamo di capire dove stia la verità, se nelle affermazioni passate, quelle presenti o da nessuna delle due parti, lasciamo che il barbiere di Sondrio affili le forbici, e stringiamo i denti.

Friday, May 21, 2010

No al bavaglio!


Il DDL 1611 in materia di intercettazioni telefoniche continua il suo mai troppo ostacolato percorso attraverso gli organi istituzionali.

Il testo del DDL lo trovate qui: legge 1611.

A me non piace. E quello che viene enunciato, in modo molto vago, nell'art. 28 mi piace anche meno.

Il Senato in commissione ha dato il primo via libera. E poco conta che il giornalista non rischi più la galera: se l'editore può vedersi comminata una multa di oltre 460.000 euro, possiamo immaginare che fine farà un'inchiesta spinosa, o un articolo che pesta i piedi a Don Rodrigo.

E' un problema di tutti, perché l'unico antidoto alla deviazione del potere è un'opinione pubblica attenta e informata. E per questo c'è bisogno di un'informazione libera di scavare.

Siccome non tutto è garantito e scontato, meglio esprimere a gran voce il proprio dissenso.

Sono contro questa proposta di legge.



Ah, pure il topo è contro la mordacchia (ovvio: è un topo, mica un cane).

Sunday, May 16, 2010

Bondi contro Draquila


A seguire, Bertolaso contro la Mummia e Calderoli contro l'Uomo Nero. Il festival dell'orrore, come ha ironicamente sottolineato il regista Luchetti.

Sappiamo delle recenti esternazioni del Ministro Sandro Bondi, che ha declinato l'invito al Festival di Cannes per dissociarsi dall'ultima fatica cinematografica di Sabina Guzzanti, Draquila.

Il film, ha detto il Ministro, offende l'Italia. Le sue parole si uniscono a quelle del Ministro del Turismo Brambilla, che addirittura minaccia azioni legali; Guido Bertolaso, uno dei protagonisti (?) del film, crede che il nostro paese farà una brutta figura.

Prendendo atto del dispiacere della Francia (Jack Lang, ex Ministro della Cultura ha sottolineato come il Popolo delle Libertà abbia una strana concezione della Libertà), ci si chiede: qual è la novità?

Forse nessuna. I politici e i potenti da sempre temono l'Arte: la coccolano all'occorrenza, poiché sanno che l'Arte è il veicolo con cui accedere all'immortalità (vedi Napoleone), ma la temono quando questa dilaga e rischia di provocare nel popolo qualcosa di inquietante: la riflessione.

Non posso nascondere la mia inquietudine, e non solo per il caso specifico di cui parlo (non ho ancora visto il film della Guzzanti), ma per il tracciato che non posso fare a meno di delineare. C'è una connessione fra il caso Guzzanti, le recenti esternazioni del Premier su Saviano, la querelle fra la Fracci e Alemanno, esplosa platealmente a coronamento di un fischiatissimo intervento del sindaco di Roma al Teatro dell'Opera: è in atto uno scontro fra chi rappresenta artisticamente il nostro paese e chi lo governa.

Le opere d'Arte possono non piacere, le si può criticare, è inutile sottolinearlo. Ma qui il discorso è diverso. Chi critica il Governo viene screditato, viene additato come una calamità, cioè come un soggetto che danneggia il paese. I contorni della vicenda sono spesso sfumati, ma proprio per questo pericolosi.

C'è spazio in questo governo per la Cultura? Ricordo le parole di Berlusconi, che presentando la riforma della scuola superiore accanto al Ministro Gelmini, disse: “abbiamo fatto questa riforma pensando all'impresa”. Non avrebbero dovuto pensare all'istruzione?

Se queste sono le premesse, non c'è da meravigliarsi se il Ministro della Cultura si dissocia da un'opera culturale; ma non saremmo stati più contenti se Bondi si fosse recato a Cannes, avesse rappresentato il nostro paese e avesse anche, perché no, esposto pubblicamente le sue perplessità sul documentario della Guzzanti? E' lecito non condividere l'opinione di un artista, ma è sbagliato considerare l'artista pericoloso solo perché ha un'opinione. Di certo, poi, non abbocchiamo alla licenza retorica utilizzata dal poeta Bondi, che con l'espressione “Draquila offende l'Italia” vuol intendere “Draquila offende il governo Berlusconi”.

Concludo questa riflessione senza sbocchi sottolineando come di questi tempi lo scetticismo sia sempre più osteggiato. Ma non è, lo scetticismo, uno dei pilastri su cui si regge il pensiero moderno?



Tuesday, May 11, 2010

Artèmoda


Artèmoda exhibition was a success!

I really enjoyed the night, with all the guests and compliments, and wine!

I'll post some pictures of the event anytime soon.

For now, there's another detail of a pastel piece I did for the show: It's called "Relax - Libera la mente" (Relax - Free your mind).

Tuesday, May 4, 2010

Mosse future


Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, è stato travolto da uno scandalo legato alla compravendita di un immobile in zona Colosseo.

La faccenda è tutta da verificare, mentre una parte della stampa e dell'opinione pubblica s'interrogano sulle future mosse del Ministro.

Dimissioni o non dimissioni? Berlusconi, sempre allergico a questa mossa, suggerisce di resistere. Staremo a vedere.