Wednesday, May 26, 2010

Il Barbiere di Sondrio



Il governo del "No ai tagli e no al mettere le mani in tasca agl'italiani" vara una manovra che si propone di tagliare e di mettere le mani in tasca agl'italiani.

Non che la cosa sia strana o poco prevedibile, vista la situazione drammatica dei nostri (e non solo nostri) conti, ma va apprezzata l'encomiabile capacità dell'attuale maggioranza di giocare con maestria la carta della comunicazione a orologeria: niente tagli in campagna elettorale, tanti tagli alla resa dei conti.

Tremonti ha affermato che "la crisi è un tornate della Storia". Certo che per essere una questione di "povertà percepita", la risposta è abbastanza drastica: non bastava cambiare la nostra percezione della povertà, e percepirla, che so, come ricchezza?

Naturalmente no, perché la situazione non è un problema di percezione, ma di concreta difficoltà; e fa sorridere la retromarcia innestata da molti esponenti del governo, passati da un "siamo ottimisti" dei mesi passati ad un "tagli necessari vista la situazione dei conti e dell'economia europea", come se i conti italiani ed europei fossero una novità inaspettata. Nemmeno il tracollo della Grecia lo è: il governo dei vicini di casa ha caldeggiato stili di vita ed economie ben oltre le possibilità effettive del paese, con i risultati che leggiamo ora nei giornali.

Anche noi per mesi abbiamo sentito parlare di situazione non grave, addirittura migliore di molti grandi paesi dell'Unione: ma questo dato fa a botte con la rigida manovra appena proposta.

Mentre cerchiamo di capire dove stia la verità, se nelle affermazioni passate, quelle presenti o da nessuna delle due parti, lasciamo che il barbiere di Sondrio affili le forbici, e stringiamo i denti.

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